Federico Stanzani (Dott. In agraria e Sales manager Bal-Co GreenLine)

La scorsa estate abbiamo assistito a temperature elevate in tutta Europa e gli agricoltori di conseguenza ne hanno sofferto. Le sfide che il sistema agricolo deve affrontare sono enormi; infatti, la siccità e le forti radiazioni inducono diversi effetti:

  • Riduzione della crescita vegetativa;
  • Danni da scottature sui frutti;
  • Stress idrico;

Le nuove condizioni climatiche portano ad un inconsistente raccolto a causa di una riduzione delle quantità e della qualità dei frutti. Nella gestione del vigneto i grappoli colpiti dalle forti radiazioni possono presentare danni fisiologici che ne pregiudicano la qualità del mosto aumentando il contenuto alcolico e alterando i composti organolettici.  Altri frutti come Melo, Cocomero e Melone possono essere danneggiati dalle scottature che ne alterano la qualità causando un deprezzamento economico ai danni del produttore.

Figura 2 Vite di Albarossa con grappoli danneggiati dalle radiazioni solari – Zona Piemonte
Figura 2 Vite di Albarossa con grappoli danneggiati dalle radiazioni solari – Zona Piemonte
Figura 1 Vite di Malbo Gentile trattata con caolino – Zona Emilia
Figura 1 Vite di Malbo Gentile trattata con caolino – Zona Emilia

Caolino

Il caolino è una roccia sedimentaria costituita prevalentemente da caolinite, un minerale allumino-silicatico della famiglia delle argille, la composizione chimica è Al2Si2O5(OH)4. Il caolino si forma dalla degradazione meteorica esercitata dall’acqua sulle rocce. Una volta estratto e lavorato, si presenta in forma terrosa e ha una consistenza e un aspetto molto teneri, terrosi e polverosi. La sua colorazione è solitamente bianco-grigia (motivo per cui viene comunemente chiamato “argilla bianca”), ma può tendere anche all’arancio o al rossiccio grazie al contenuto variabile di ossidi di ferro.

I caolini variano sia per il sito di estrazione che per le lavorazioni che vengono effettuate successivamente; il processo produttivo del caolino comprende generalmente diverse fasi come:

  • Disgregazione ed Idroclonatura ad umido: le prime fasi servono per ridurre di granulometria e raffinare la massa caolinitica.
  • Concentrazione della barbottina: la miscela umida viene convogliata in vasconi e lasciata decantare; la fase serve per eliminare la frazione quarzosa della caolinite altre frazioni minerali.
  • Filtropressatura e trafilatura: la massa di caolino concentrata viene filtro-pressata per ridurne l’umidità ed aumentarne la concentrazione del minerale e successivamente viene fatta passare attraverso un estrusore, dove assume la caratteristica forma spaghettata.
  • Essicazione del trafilato: il caolino estruso viene essiccato per portarlo ad un’umidità controllata.
  • Macinazione: Infine si ha una fase di macinazione che determina la micronizzazione del caolino e la sua curva granulometrica.

Inoltre, alcuni caolini possono presentare una fase intermedia di calcinazione; la calcinazione è un trattamento termico ad alta temperatura (sopra 1000°C) che elimina le sostanze carbonatiche presenti nella caolinite e conferisce al materiale un colore bianco brillante.

Esistono varie tipologie di caolino in base utilizzo che se ne intende fare; in agricoltura vengono privilegiati caolini di colore bianco e con una micronizzazione molto bassa (sotto i 20 micron) per evitare danni a pompe ed ugelli.

L’effetto del caolino in Agricoltura

Il colore bianco è fondamentale per creare una copertura riflettente sulla superficie di foglie e frutti, riducendo i danni da scottature solari e abbassando la T° media di 3-5°C. L’abbassamento di temperatura permette alla pianta di aumentare il suo “benessere” fisiologico anche durante periodi diurni con T° molto elevate, inoltre questa riduzione di T° aiuta a regolare la traspirazione fogliare e il conseguente consumo di acqua.

Il Caolino crea uno strato protettivo sulla pianta che altera e ostacola il comportamento degli insetti fitofagi, con un effetto fisico indiretto sul loro sviluppo.

Figura 3 Noce trattato con caolino – Zona Romagna

Le prove in campo:

La prova effettuata con il caolino ha dimostrato degli ottimi risultati nel contenimento delle scottature e sull’abbassamento delle T°.

La Prova è stata effettuata su una coltura di melone presso l’azienda agricola Agrilbio di Tartara a Carmagnola (To) confrontando due parcelle:

1) senza trattamento

2) Con caolino a 5 KG/qli di H2O

è stata poi fatta un’analisi termica con termocamera per visualizzare l’incidenza della riflessione della luce solare e l’abbassamento della temperatura sui frutti e foglie.

I risultati

Il trattamento ha formato una copertura bianca visibile su foglie e frutti abbassando la T di 3°C rispetto al lotto senza trattamento (vedasi foto superiore). Questo permette di evidenziare la potenzialità del Caolino come minerale per contrastare i danni causati sui frutti dal forte caldo estivo e dalle radiazioni solari. Può diventare un’arma efficace all’agricoltore per difendersi dal “climate change”.