Il greening prevede, quale primo impegno, la diversificazione colturale, da applicare solo per le superfici a seminativo.

Modalità operative:

  1. Fino a 10 ettari di seminativo l’obbligo non sussiste;
  2. Tra i 10 ed i 30 ettari è necessaria la presenza di almeno due colture di cui, nessuna delle due, deve superare il 75% della superficie a seminativo;
  3. Oltre i 30 ettari sono obbligatorie almeno tre colture di cui la principale deve coprire al massimo il 75% della superficie a seminativo ed insieme all’altra coltura più rappresentativa non può superare il 95%. La terza coltura deve coprire almeno il 5%.

Diversificazione e rotazione non sono la stessa cosa. Per diversificazione si intende la presenza contemporanea di più colture nella stessa azienda; la rotazione consiste invece nel far succedere, sullo stesso corpo fondiario, colture diverse.

Le colture si intendono diverse se botanicamente appartengono a generi diversi come, ad esempio, il grano (genere Triticum) e l’orzo (genere Hordeum) fatta tuttavia salve alcune eccezioni appartenenti ai generi Cucurbitacee, Solanacee e Brassicacee.

Il terreno a riposo (set-aside) è considerato una coltura.

Qualora sul medesimo terreno, nello stesso anno di domanda, vengano impiantate in successione più colture, si considera principale e diversificante quella che ha la parte più significativa del proprio ciclo nel periodo compreso tra il 1° aprile ed il 9 giugno.

AGEA Coordinamento, in ossequio all’incarico affidatogli dallo stato membro Italia, con la Circolare ACIU2014-702 del 31 ottobre 2014, ha inoltre precisato che nel caso in cui sullo stesso terreno, tra il 1° aprile ed il 9 giugno, vengano coltivate più colture, quella da prendere in considerazione ai fini della diversificazione è la coltura che lo occupa per il periodo più lungo.

Ne consegue che nel caso di successione colturale loietto/mais, la coltura diversificante è il loietto in quanto occupa il terreno per un periodo più lungo, normalmente da ottobre a maggio, mentre il mais lo occupa solo da maggio ad ottobre.

Le aziende della nostra zona, abituate a praticare la monocoltura del mais, potranno tirare un sospiro di sollievo anche nella nuova PAC! Non saranno costrette a cambiare di molto il loro ordinamento colturale; basterà seminare in autunno, sul 20-25% della superficie, il loietto e poi ad aprile/maggio sostituirlo con il solito mais.