La politica ancora discute sull’Imu agricola. Le parole del Presidente del Consiglio, del Ministro delle Politiche Agricole e di altri rappresentanti del Governo danno qualche speranza per una futura revisione dell’imposta tanto contestata.

Pare che il saldo positivo del DEF (Documento di economia e finanza), rappresentato dal cosiddetto “tesoretto”, possa <<essere utilizzato per l’agricoltura e altri settori>> secondo il deputato Nicodemo Oliviero.

L’obiettivo politico rimane quello di sostenere chi effettivamente svolge l’attività d’impresa nelle zone svantaggiate e nel DEF si sottolinea la necessità di rivedere l’imposta municipale sui terreni agricoli, estendendo all’esenzione le aziende in aree sfavorite (tenendo conto dell’effettiva redditività dei terreni).

In un tweet dell’8 aprile, Renzi ha affermato che << l’Imu agricola è una grande sciocchezza>> e che il Governo se ne occuperà nel 2016.

I politici si dividono: il Ministro Martina mette la mani avanti dicendo che si vedrà  <<come, dove, quando, con quali interventi>> il Governo deciderà di agire. Il parere della minoranza, che sollecitava la <<soppressione dell’Imu sui terreni agricoli in quanto iniqua e inopportuna nei confronti di milioni di agricoltori italiani>>, non è stato invece approvato.

L’approvazione da parte della Camera del DEF 2015, nel quale si cita l’Imu, è già un passo avanti, ma in sostanza gli agricoltori continuano a pagare una tassa che colpisce i beni strumentali e quindi la produttività delle imprese agricole.

Questi timidi segnali non garantiscono però un’inversione di rotta, staremo a vedere i risultati (se ci saranno!) nell’anno a venire.

Ulteriori dettagli sulle politiche per il settore agroalimentare presente nel DEF 2015, pubblicato il 20 aprile, sono reperibili all’indirizzo http://www.camera.it/temiap/t/news/post-OCD15-11404.