Che cos’è la tecnologia? Il termine tecnologia è una parola composta che deriva dal greco tékhne-loghìa, cioè letteralmente “discorso (o ragionamento) sull’arte”, dove con arte si intendeva sino al secolo XVIII il saper fare, quello che oggi indichiamo con la tecnica. Per tecnica si può intendere un qualunque metodo organizzato e codificato per raggiungere uno scopo definito. La parola tecnologia indica perciò la catalogazione e lo studio sistematico di tecniche, spesso riferite ad un certo ambito specifico, che nel nostro caso è quello agricolo. Quindi per tecnologie agrarie si intende il modo migliore di coltivare, sia dal punto di vista agronomico, per avere delle produzioni di quantità e di qualità, che dal punto di vista economico per ottenere il maggior profitto da esse. Il primo obiettivo a parere di chi scrive è stato più o meno raggiunto, invece per quel che riguarda il secondo c’è ancora un po’ di strada da fare. Ad esempio quanto costa all’allevatore produrre un litro di latte? Quanto costa produrre un kg di mais? Quanto costa produrre un litro di vino? E così via…le aziende agricole di oggi (in buona parte, non tutte è ovvio!) non tengono troppo conto di questo ragionamento, cioè nel senso che manca un po’ di “spirito da imprenditore”.

La tecnologia informatica ci può aiutare!

Si capisce che ovviamente per un imprenditore agricolo (mi piace chiamarli di più cosi!) può essere dispendioso sia in termini di tempo, sia in termini di denaro, oltre al lavoro manuale che specialmente nella stagione estiva comincia all’alba e finisce al tramonto, dover anche fare  dei conti oppure dei ragionamenti economici a mano o al massimo con una calcolatrice. È qui che la tecnologia informatica ci viene in aiuto, specialmente oggi che ce l’abbiamo tutti a portata di mano. Questo è un bene, anche perché un programma informatico può svolgere più operazioni con gli stessi dati, quindi lo stesso dato può essere utilizzato per più calcoli o per l’ottenimento di più risultati. Di conseguenza l’informatica non conosce limiti a parte quelli del programma stesso e molte volte si evolve col tempo quindi permette di andare sempre più avanti e di avere sempre più dati elaborati e sempre più completi e veritieri.

Noi professionisti ne abbiamo un assaggio tutti i giorni di quanto ci dia una mano l’informatica pensiamo al fascicolo aziendale, dove gli appezzamenti vengono inseriti una volta sola e ce li ritroviamo poi per tutte le campagne e dobbiamo solo effettuare le modifiche e questi dati vengono costantemente aggiornati e compiono anche dei calcoli come la superficie a contributo, gli animali presenti in azienda, le macchine il conteggio del Buono Uma praticamente fatto in automatico, pensate se dovessero essere fatti a mano, oltre il tempo perso, costerebbe di più e ci sarebbero molti più margini di errore.

la tecnologia che… ci guidA: IL gps

Ma facciamo qualche esempio pratico…quindi più agronomico, come la guida GPS assistita. È uno strumento che può sembrare inutile e uno spreco di soldi, ma in realtà è molto efficace, per esempio, nel trattamento delle colture con le macchine irroratrici, dove impostando la larghezza della barra irroratrice, il ricevitore GPS montato sul trattore traccia la strada da seguire molto semplicemente. Ciò comporta innumerevoli vantaggi come l’omogeneità del trattamento sulla superficie non facendo raddoppi di trattamento oppure lasciando delle zone scoperte; intanto il GPS mentre lavora registra la superficie trattata che ad esempio può essere un primo indicatore se stiamo coltivando la superficie giusta dell’appezzamento o stiamo coltivando anche il terreno del vicino, oppure molto più semplicemente perché siamo dei contoterzisti.
Queste due cose normalmente dovrebbero esse fatte separatamente, prima la misurazione con la rotella metrica e poi il trattamento. Invece la guida GPS assistita ci permette di “fondere” queste due operazioni, risparmiandoci tempo utile!

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la tecnologia per una facile gestione delle aziende agricole

Invece parlando di esempi un po’ meno pratici ma direi più burocratici, esistono ad oggi dei programmi dove è possibile gestire delle aziende agricole. Il programma da me preso in esame ha una suite di programmi molto interessanti come il programma per la gestione delle colture, per l’allevamento bovino, suino e ovi-caprino, per la contabilità e inoltre un programma per la gestione delle cantine vitivinicole. Inoltre la stessa software house produce anche l’attrezzatura GPS per le trattrici come ad esempio ricevitori e palmari per la misura e la guida assistita.

Partendo dal programma per la gestione delle colture è possibile caricare la planimetria dell’azienda e identificare gli appezzamenti da coltivare dando a loro stessi un nome (per capirci il nome che dà l’agricoltore all’appezzamento), in cui si può impostare proprietà, contratto d’affitto o comodato d’uso ed eventuali scadenze.
Il passo successivo è la creazione del piano colturale per ogni campagna in cui sull’appezzamento viene inserita la specie della coltura coltivata impostando il periodo in cui la coltura è in atto. Questo permette ad esempio di avere un quadro chiaro di quanta superficie viene coltivata, con quali colture e in quale percentuale. Ciò ci permette di capire già se, ad esempio, rispettiamo le due o tre colture in rotazione della PAC.
Sarebbe molto comodo anche per noi professionisti, immaginate di riceve una semplicissima mail di ogni azienda con gli appezzamenti scritti o gli estremi catastali se vi è più comodo, con ogni coltura già scritta, senza errori o dimenticanze. Inoltre alla raccolta è possibile inserire le rese, i controlli che vengono fatti, come il grado di umidità. Sono dati utilissimi, che magari pensati cosi alla rinfusa o a memoria possono non far fare dei ragionamenti corretti agli imprenditori agricoli. I risultati che possiamo ricavare possono essere di grande aiuto.

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Molto importante è anche la possibilità di poter inserire le analisi del terreno, oppure il limite di azoto che può essere immesso nel terreno. Diventa comodo il confronto se siamo in ZVN: tenendo anche il registro dei fertilizzanti (che potrebbe diventare obbligatorio), il programma ci avvisa che magari è stato immesso troppo azoto. A conseguenza di ciò si arriva addirittura al punto in cui è possibile fare il piano di concimazione della coltura stessa, tra analisi del terreno, fabbisogni della coltura, eventuali limiti di nitrati, il piano di concimazione è praticamente fatto da solo inserendo solo tre o quattro dati.

Per quel che riguarda i trattamenti vi è una funzione apposta del programma in cui si registrano tutti gli interventi effettuati sulle colture (questo è obbligatorio per legge).
Di base il programma ha già associato a se stesso un archivio in cui sono presenti tutti i fitofarmaci esistenti, o comunque buona parte di essi con principio attivo, coadiuvanti, colture per le quali è registrato ed utilizzabile, dosi, tempi di carenza, tempi di rientro e numero massimo di applicazioni per anno. Quindi inserendo il trattamento effettuato su una determinata coltura, il programma di default controlla se il prodotto distribuito in campo è utilizzabile sulla coltura, se è stata rispettata la dose massima, se non è in esubero come numero di applicazioni.
Oltre a questi controlli che chi compila il quaderno di campagna dovrebbe fare “a mano” (leggendo ogni etichetta e impiegando un sacco di tempo, scrivendo solo data, appezzamento, prodotto e quantità impiegata) abbiamo tutti questi controlli, di cui il programma ci avvisa di un eventuale errore. La redazione del quaderno di campagna ovviamente ci porta ad altri risultati come ad esempio le giacenze rimaste in magazzino che avendo precedentemente inserito le fatture d’acquisto dei prodotti, con una semplice differenza, è possibile avere prontamente un riscontro con la realtà del magazzino presente in azienda.
Ed è ovvio che i dati eventualmente utili per il quaderno di campagna come i dati catastali dell’appezzamento in questione non vanno riscritti, ma verranno presi in automatico dal programma, nella parte riguardante gli appezzamenti creati.

Lo stesso concetto è fatto per le macchine agricole, in cui è possibile inserire i dati delle macchine e le ore di lavoro. Ad esempio se si indica l’aratura per un certo numero di ore su un appezzamento, andrà ad aumentare il numero di ore lavoro della macchina di partenza in automatico. Diventa così possibile pianificare la manutenzione delle macchine: inserendo poi manutenzioni e costi, si ha sempre sotto mano la situazione delle macchine. A parere di chi scrive è più facile prevedere un ammortamento della macchina stessa oppure per eventualmente capirne l’uso che avrebbe una macchina sostituita, perché si ha un’indicazione abbastanza precisa dell’utilizzo delle macchine.

Stesso discorso è possibile con la manodopera, dipendenti stagionali, fissi, terzisti: è possibile inserire le ore di lavoro che hanno fatto, quali operazioni e per quanto tempo; ciò comporta anche un determinato numero di risultati. Come ad esempio quanto tempo ci vuole per potare tutto il nostro vigneto, che può sembrare un dato inutile, ma magari non per chi si deve occupare del personale oppure non si hanno dubbi delle ore effettivamente lavorate da ogni dipendente.
Oppure è possibile contabilizzare con sufficiente accuratezza quanto ci è costata la potatura del nostro vigneto, stesso discorso per quanto riguarda i trattamenti e la raccolta.

La stessa tipologia di programmi è disponibile per l’allevamento degli animali più diffusi come i bovini, suini e ovi-caprini, in cui  è possibile gestire razionamenti, calori, produzioni di latte, nascite e morti, genealogia, malattie e tutti altri parametri molto utili nella gestione dell’allevamento. Tutto ciò inserendo pochi dati, il resto è tutta elaborazione e si è in grado di percepire molti problemi legati all’allevamento semplicemente analizzando i dati inseriti.

L’ultima parte dei programmi invece si occupa principalmente della burocrazia dell’azienda come la contabilità con la registrazione delle fatture in entrata e in uscita; pertanto oltre i calcoli IVA e delle imposte principali è anche in grado di fare dei bilanci, oppure delle somme parziali per tipologia delle spese o dei ricavi. Il tutto racchiuso e collegato con gli altri programmi.3

tutta l’azienda agricola sullo smartphone!

Sostanzialmente è possibile inserire ogni dato riguardante l’azienda agricola, ovviamente ci vuole della costanza per farlo, ma oggi in realtà è possibile con lo smartphone o un tablet, inserire i trattamenti o le operazioni fatte direttamente dal telefono e sul momento e poi sincronizzarlo semplicemente con il computer.

la tecnologia: la storia e il futuro dell’azienda in un click!

Tutto questo per dire che cosa?
In conclusione si pensa che una mole di dati così precisa e dettagliata permette di fare delle elaborazioni e di avere sia uno storico molto importante per la gestione della propria azienda agricola, sia una previsione statistica di quello che sarà lo sviluppo dell’azienda.
Magari non sarà poi così come previsto, però ci aiuta notevolmente nel fare dei ragionamenti con margini di errori bassissimi.
Il costo del programma stesso può essere un deterrente per le aziende agricole, ma in realtà ormai ad oggi chi non ha un computer? Di conseguenza con l’avvento di questa tecnologia in massa anche i costi ad oggi sono decisamente ridotti e accessibili a tutti. Tornando alla prima domanda: è possibile sapere quanto costa produrre un litro di latte o un kg di mais? Certamente sì, ma con la tecnologia informatica giusta (una smartfarm) è più facile!